giovedì 15 novembre 2007

Un paradosso idrostatico...

Ricordate il paradosso idrostatico della botte di Pascal?

Riporto qui di seguito la storiella (che forse non ha verità storica, ma che aiuta a ricordare l'episodio) a riguardo e vi invito a ragionare sulla cosa inviandomi eventualmente i vostri commenti...
Mi raccomando pensateci perchè sarà fondamentale ricordare questo paradosso per creare un collegamento logico con la lezione del 19 novembre che tratterà della legge di Stevino.

Una sera, dopo aver camminato per un giorno intero, B. Pascal cercò ristoro in una locanda. Mangiò e bevve a volontà pur sapendo che non aveva neanche un soldo per pagare il conto. Ovviamente prima di lasciarlo andare l'oste gli chiese di pagare il conto, ma Pascal da astuto matematico, incalzò l'oste proponendgli una sfida: sarebbe riuscito a rompere una botte piena di vino con una sola brocca di acqua. L'oste, certo di vincere la sfida, accettò e disse allo stesso Pascal che gli avrebbe condonato il conto se ci fosse riuscito. Pascal collegò alla botte un tubicino alto 20 metri circa, anche riempito di vino... non appena cominciò a versare nel tubicino l'acqua la botte si frantumò! Lasciando i presenti sbigottiti e l'oste su tutte le furie, Pascal continuò il suo cammino...


3 commenti:

Anonimo ha detto...

è ovvio..egli prendendo un tubo alto 20 metri ha fatto aunmentare la pressione all'interno della botte di una quantità pari al prodotto del peso specifico del liquido per l'altezza(circa 20 metri). Il materiale di cui era costituita la botte (suppongo legno) non è riuscito a sopportare la forza dovuta al liquido interno e si è spaccata.

Anonimo ha detto...

che genio

Anonimo ha detto...

sò farlo anche io